SARINSKI E LA RU-486

Sono una schifosa bugiarda: avevo promesso ai miei affezionatissimi Sarinskinized che non avrei più parlato della RU-486 e che sarei andata avanti con il solito Trashinskiness di questo blog, ma questo blog è un Fashionblog in modo imperfetto e già dal titolo si evince che qui trattiamo di Sarinskità (fatevi il segno della croce).
Il post precedente costituiva lo sfogo della vostra beniamina in un momento in cui avrebbe schiantato sulla faccia del luminare Presidente della Regione Piemonte, il Robertino Cota dalle formidabili scelte in fatto di occhiali da sole, una clava rubata a qualche montanaro che gli ha dato il suo voto, ma sento di non aver ancora esaurito l’argomento e, soprattutto, il livore.
Succede che vengo provocata. Poveri noi. È l’ecatombe. 

Sono una pessima commessa, ma nello spaccare i maroni vado fortissima e per questo potrei essere considerata anche una valida politica (avete fatto il segno della croce? A questo punto vi consiglio di benedirvi direttamente anche con dell’acqua santa).

Cos’è tutto questo polverone sulla RU-486? 

Cos’è sta pillola del dimonio?
Partiamo dagli albori, prima i fatti, poi le considerazioni.


Succede che in Italì, nell’Anno Domini del Signore 1978, è approvata la celeberrima legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza con la quale l’aborto diventa consentito entro 90 giorni dal concepimento, abbreviata IVG, che a me, munita di mente perversa e demoniaca, fa subito pensare alla parola “Vagina”. Che non guasta mai. È una bella parola, ma spesso le persone sono imbarazzate nel pronunciarla, allora io ripeto: vaginavaginavagina, ivgivgivg.
Tra le varie palle che si leggono in questo testo, la parte che mi piace di più è all’Articolo 4 della nostra IVG-VAGINA: “Nei primi novanta giorni di gravidanza il ricorso alla IVG è permesso alla donna quando circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito
Lode nell’alto dei cieli! 

Sboccio uno spumante Martini Tanti Auguri.

Ma diamo anche un tono internazionale a questo post: due lustri più tardi, nel 1988, in Francia, succede una cosa bellissima, 'sti Galli mi mettono in commercio la famigerata RU-486! Si tratta di un’alternativa al raschiamento dell’utero che prevede l’assunzione di Mifepristone (che bel nome, vorrei stringere la mano a chi conia questi termini), che è un ormoncino benedetto che inibisce lo sviluppo dell’embrione e provoca il distacco e l’eliminazione della mucosa uterina (mi auguro che non stiate cenando); due giorni dopo ci si mangia anche la Prostaglandina (applausi) che elimina tutte le schifezze splatter di cui sopra (l’embrione e la mucosa).

In Italì, nel mentre, ci si trastulla per il ventennio successivo e, dopo coglionaggini burocratiche di vario tipo, il 10 dicembre del 2009 la RU-486 entra finalmente a far parte dei farmaci utilizzabili nel Bel (?) Paese.

E tutti si pensava di poter tirare un bel sospiro di sollievo.

Illusi.

Non avevate fatto i conti con due aitanti bellocci: i nuovi Presidenti delle regioni Piemonte e Veneto, rispettivamente i bisbetici Robertino Cota e Luchino Zaia, eletti nel Marzo 2010.
Freschi di mandato, cosa gli viene in mente subito di dire a questi due talenti? Che loro ostacoleranno il commercio della RU-486 e che per loro può marcire nei magazzini! 

Ohibò! 
Che meraviglia! 
E io che mi stavo già annoiando, tu vedi che ti distrai un attimo e ti sei persa la cagata del mese.
Senza sottolineare che queste flatulenze emesse per via orale sono semplicemente in contrasto con la 194 (che buon Dio è ancora in vigore), si aprono le gabbie:
“Assassina!

L’utero è mio e ci faccio quello che voglio io!
Puttana!
Fascista!
Eretica, miscredente!
Bisogna stare sei anni luce in ospedale!
No, me la ciuccio a casa mia!
Poveri feti!
Ma stai zitto, prete pedofilo!
Stirpe degeneration! Madre snaturata! La gravidanza è il dono del Signore!
Grazie, ma non posso accettare.
L’aborto non è un metodo contraccettivo!
E l’acqua è calda!”

Il mio sangue ribolle, la vena pulsa, l’occhio si dilata, le dita non fanno altro che battere incessantemente sulla tastiera del pc (tranne che sul tasto B, che ci ha lasciati in un precedente attacco di isteria). Il mio ragazzo, ormai disperato, implora una vasectomia pur di farmi tacere, ma io non sto zitta per il piacere di nessuno.


Mi informo, che voglio essere preparata quando smerdo qualcuno.

L’articolo 7 della Costituzione della Repubblica Italiana ci ricorda che l’Italia è uno staterello LAICO, pure se abbiamo sta piaga del Vaticano. Questo vuol dire che io, volendo, posso prendere cazzi a destra e a manca quanto più gradisco senza essere sposata e senza necessariamente farlo a fini procreativi. 

Urrà per me! 
Più piselli per tutte! 
Il prete può blaterare all’infinito che io me ne batto la ciolla, chi ha il dono (?) della Fede può serenamente astenersi dal sesso , o farlo dopo il matrimonio, e dire i suoi rosari. E chi gli va a rompere le cattoliche sfere? Non di certo io! Ma io, che non sono Cattolica, posso fornicare a più non posso! Evviva!

Voglio un bambino? E che Dio mi abbia in gloria, faccio sesso senza protezioni.

Non voglio un bambino? Oh Signore, cosa farò mai? Faccio così, che mi sembra un'idea geniale: scopo come un coniglio e poi abortisco, no? E chissenefrega! Cosa vuoi che siano un raschiamento della pisella o una pillolina che mi farà vomitare le interiora per quattro giorni consecutivi e un probabile senso di colpa eterno? Tanto le donne sono tutte zoccole e cretine, no? Lo sanno che l’aborto è una scampagnata il giorno di Pasquetta, proprio il giorno in cui quella volta ogni cinque anni c’è pure il sole! Io il profilattico, il profilattico femminile, il diaframma, il cappuccio cervicale, la spugna contraccettiva, il cerotto contraccettivo, la pillola anticoncezionale, non li considero neanche! A ME PIACE essere aspirata, sanguinare e vomitare, mi diverto da pazzi! No, ma tu non prenderlo il pillolo, vai sereno, che ho organizzato delle Olimpiadi di vomito a spruzzo.

SIGNORI, MA CHE CONSIDERAZIONE AVETE DELL’INTELLIGENZA DELLE DONNE? CREDETE CHE NON SAPPIANO CHE ESPERIENZA TERRIBILE POSSA ESSERE L'ABORTO? LE AVETE PRESE PER DEFICIENTI? VOI INVECE NON SIETE CAPACI DI INFILARVI UN GOLDONE?

Quindi, suonino le trombe (anche quelle di Falloppio): abbiamo sviscerato il primo problema! Notizia dell’ultima ora: le donne SANNO che l’aborto NON è un metodo contraccettivo!
E se non dormite la notte per quella quindicenne bimbaminkia della provincia di Sondrio che non ne è a conoscenza, mandate nella sua scuola qualcuno che glielo dica! Problema risolto. Lanciate preservativi dai vostri balconi. 


Non parlerò dei casi di stupro e malformazione del feto, perché insulterei le vostre eminenti intelligenze, e passo a dire che sebbene io mi sia ricoperta di Domopack alluminio, può capitare che l’infingardo speramatozoo, infame, si insinui nel mio utero. Perché nessun metodo contraccettivo è efficace al 100%. Oppure, più umanamente - perché chi è senza peccato e non ha mai sbagliato in vita sua venga qua a scagliare la prima pietra - presi dalla passione, travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'Agosto, può capitare che si faccia il salto della quaglia (che, ricordo, è comunque un metodo contraccettivo tradizionale) e lo spermino si insinui lo stesso, perché questo è AMORE, puro e santo AMORE, e sia maledetto colui che per primo ha instillato nelle vostre menti il meschino concetto che l’amore, e quindi il sesso, siano peccato.
E tre vite rovinate non sono forse una punizione troppo severa?


Qualche brillante pensatore potrebbe a questo punto polemizzare tirando fuori il mio argomento preferito: l’astinenza, l’unico metodo sicuro al 100%, e io in questo caso mi rimetto a Madre Natura che non ha voluto che procreassimo schiacciandoci a vicenda i punti neri, ma ci ha dato un cazzuto corredo di testosterone e feromoni. Io non so se me la sentirei di mettermi a stronzeggiare con l’antropogenesi, se fossi in voi.

Ma qui mi casca l’asino giacché non stiamo disquisendo dell’aborto o del diritto alla vita dell'embrione, ne siamo già venuti a capo nel 1978, qui stiamo parlando della RU-486 e della sua somministrazione.

Ho sentito pronunciare, anche dalle bocche di donne, delle vergognose oscenità sozze in questi giorni, ne riassumo il pensiero: “Eh, ma non vorrei mica che con la RU-486 si legittimasse l’aborto (è legittimo da 32 anni, buongiorno principessa!), che fosse preso troppo alla leggera, che si ingoi una pillolina come un’Aspirina e tutto è passato, bisogna che le donne imparino dai proprio errori, quindi meglio l’aborto chirurgico”.

FERMI TUTTI.

FERMI TUTTI CHE DIVENTO UNA BESTIA.

CHE MI TRASMUTO IN GODZILLA E VI SCAGLIO UN RAGGIO FINALE.

In questa frase sono riassunti indegnamente secoli di ignoranza e bigotto maschilismo.
Perché? E’ presto detto.
Traduco questo pensiero in lingua corrente. 


Aspetto bigotto-maschilista: la donna, essendo puttana, la dà via come il pane, e resta incinta, quindi bisogna punirla con un evento il più traumatico possibile in modo che espii le sue colpe e non si ripeta il misfatto. LA DONNA. Perché la donna, si sa, fa sesso da sola! Tutte immacolate concezioni qua. L’uomo che l’ha ingravidata resta impunito, una presenza non necessaria sullo sfondo.
E poi, perché si dovrebbe punire chi fa l’amore in uno stato laico?
Ritengono che una ferita inguaribile, come se fosse stata inferta da un Nazgûl, non basti?
 

Proseguendo con l’analisi, aspetto ignorante: non so quando si sia sparsa la menzoniera voce che la RU-486 sia uno scherzo. Personalmente non ho mai abortito con nessuno dei due metodi, ma ho assistito amiche che li hanno utilizzati entrambi. E non sono più stata la stessa. Il nostro Mifepristone non è una Zigulì, non lo prendi e poi vai a fare snorkeling. Sono giorni di orrendo dolore fisico e psicologico che ti ricordi per il resto dell’esistenza. E’ traumatico (e spesso anche più faticoso) quanto l’aborto chirurgico. Come mai questi geni dell'astrofisica di fama internazionale non si sono chiesti il perché, se questa è solo una pillolina, per il momento in Italì per l'aborto chirurgico sia previsto un day-hospital e per la RU-486 tre giorni di ricovero? Mistero della Fede.

Quello di cui ci si dovrebbe preoccupare in queste buie ore per la civiltà è di garantire la libera scelta di ogni donna di decidere quale metodo sia più adatto a lei tenendo conto delle sue condizioni fisiche e psichiche, per rendere l’aborto il meno traumatico possibile, NON IL CONTRARIO!
Perché questa possibilità dovrebbe essere negata o ostacolata da questi due poracci leghisti?
Con quali diritti?
La RU-486 non è in alcun modo in contrasto con la 194, quindi DI CHE COSA stiamo parlando?

Possiamo semmai confrontarci sull’ospedalizzazione obbligatoria. E anche su questo argomento, ognuno ha blaterato le sue fregnacce. Ho sentito scellerataggini di ogni sorta. In molti paesi europei in cui la RU-486 è commercializzata da oltre vent’anni non è prevista nemmeno un’ora di ricovero ospedaliero, ma qua siamo in Italì e noi amiamo lo sprezzo del pericolo. Perché non si riesce a scorgere una soluzione tanto semplice? Prevediamo sia la vendita in farmacia, sia il ricovero ospedaliero, soluzioni da scegliere a seconda delle condizioni di ognuna. 

Qual è il problema? 
Se voglio vomitare e cagare a casa mia (perché di questo si tratta) lo faccio a casa mia, se le mie condizioni fisiche, psicologiche e sociali suggeriscono invece un ricovero, mi farò ricoverare, sentirò un po’ quel che mi dice il mio ginecologo, che è sicuramente necessario interpellare. 
È sufficiente una corretta campagna di informazione sulle controindicazioni della RU-486, così che anche la nostra protetta di Sondrio lo sappia. Fine. Punto. Esantiiddio! Perché dobbiamo sempre interferire negli uteri degli altri? 
Mettete dei banner online, ditelo al telegiornale, mandate esperti nelle scuole, scrivetelo sui quotidiani al posto di sentirvi autorizzati a sparare epiche boiate.

Un simpatico sociopatico che ho incontrato in diversi gruppi su Facebook a favore della RU-486 sentenziava che lui non ha intenzione di pagare i ricoveri ospedalieri causati dalle nostre trombate. Sono sinceramente commossa davanti a tanta intelligenza. Allora io non pago più per il coglione che ha bevuto come un otre e si è andato a schiantare contro una quercia, va bene? Hai usato il motorino senza casco? Eh no, signorino, io non tiro fuori danari per il tuo cranio aperto. Ah, io non ti do un Euro se hai fumato per trent’anni e ora hai un cancro ai polmoni, crepa a casa tua.
Che profondità di spaventosa scomoda imbarazzante idiozia.

Un ultimo accenno alla Chiesa: questi preti, che ragazzi affettuosi, lanciano la perla dell’anno: "Noi ci stupriamo i bambini del coro, stiamo zitti e il Signore ci perdona, ma voi, donne che abortite con la RU-486, siete delle dannate assassine e sconterete i vostri indelebili peccati bruciando all’inferno per l'eternità, AHAHAH! È molto più grave l'aborto della pedofilia! Chi abortisce è un'omicida!" 

Infatti è proprio per questo che sulla vostra carta d'identità avete scritto la vostra data di nascita e non la data del vostro concepimento o del vostro terzo mese da feto, no?
Eh per forza, bisogna capirli, chi glielo dà poi il cambio generazionale di creature da sodomizzare? So’ ragazzi…

Concludo, che ho rotto il cazzo:

PIù INFORMAZIONE! 

Più EDUCAZIONE SESSUALE! 
Più CONTRACCEZIONE! 
MENO ROTTURE DI PALLE! 
MENO INGERENZE NELLE SCELTE PERSONALISSIME DI OGNI DONNA E OGNI COPPIA!

Vi ho convinti? Perché se non vi ho convinti, mi dispiace così tanto, ma per voi non c’è speranza, resterete delle menti mediocri, ma non vi lascerò mai e in nessun modo interferire nelle scelte degli altri e state certi che vi darò battaglia.

Andate e diffondente il verbo del Mifepristone.

Credo che dopo questi giorni, la prossima lettera a saltare dalla mia tastiera sarà la V, V di VAGINA, ma anche di VAFFANCULO.


-S

49 commenti:

  1. Ho letto tutto d'un fiato il tuo brillante articolo. Certo, la solita italietta con i soliti italioti ben rappresentati da baciachiappe clericali senza alcun rispetto per la donna, per le sue scelte dolorose.
    Egidio Carducci

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  2. Giusto per farti capire...

    parlandone con un mio collega, lui pensava fosse la pillola del giorno dopo.

    Io:
    "guarda che la pillola del giorno dopo c'è da ANNI..."
    Lui:
    "...ma sei sicura?"

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  3. Credo che, come dici tu, che ci sia bisogno di sensibilizzare le persone in materia. Mi ritengo contraria all'aborto di base, ma quando ci si trova a vivere un'esperienza così traumatica è difficile generalizzare e condannare tutti così su due piedi. Ma il punto non è se io lo farei o no. Perchè credo che in un Paese che vuole definirsi libero sia fondamentale e sacrosanto dare la possibilità alle persone di scegliere.

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  4. leggo tanti fashionblog, la maggior parte tutti uguali (perchè io sono fatta così se non guardo le cose almeno 4 volte me le dimentico dopo 10 secondi), che parlano di vestiti e stilisti e modelle... e intendiamoci io li adoro perchè io studio moda e non potrei proprio farne a meno.
    ma spesso bisogna dare uno sguardo al dilà della panatura dorata che avvolge la moda come una bella cotoletta alla milanese. bisogna accorgersi che ci sono problematiche appena più profonde della scelta del colore pastello che si intona di più ai miei capelli e alla mia carnagione.
    perciò ti prego, ti prego, continua con il tuo fashionblog imperfetto perchè io ne ho proprio bisogno!
    bea

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  5. E' ufficiale, io ti amo

    Serena

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  6. Hahahah ti amo anch'io! Sei semplicemente geniale! E per di più scrivi molto bene, complimenti.
    Viva la IVG!

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  7. Parole sante!! Che dire, continua sempre così!!
    E' la prima volta che leggo il tuo blog "imperfetto" e ti dirò, da oggi sono una tua fan! :D
    Brav brava brava!!
    Io..TI AAAAMOOOOOO!!!! <3
    ahahah :D

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  8. Ah mi sono permessa di condividere l'articolo su fb..
    Buona giornata!!
    Prishi

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  9. Zaia e Cota parlano a vanvera, come del resto nella tradizione del movimento di cui fanno parte.

    Non possono certo, in qualità di presidenti di regione, andare contro una legge nazionale (quella che tu hai brillantemente esposto qua sopra), tant'è vero che dopo le scoppiettanti dichiarazioni ad hoc per ingraziarsi il Vaticano (sono passati i tempi dei matrimoni celtici..) hanno fatto una spettacolarissima marcia indietro: "Mai contro la legge", "Mai detto che nei nostri ospedali la RU-486 non verrà somministrata" e follie del genere, tutto questo 24 ore dopo aver spergiurato che le pillolacce malefiche possono marcire nei magazzini. Un dietrofront degno del miglior Berlusconi, che a quanto pare fa proseliti.

    Io, è inutile dirlo, sono d'accordissimo con te. E poi mi piace il tuo sarcasmo e adoro il tuo modo di scrivere, mi sembra che ci assomigliamo un po' in questo :)

    Un abbraccio!

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  10. Il più bel post che ho letto su RU-486! Lo condividerò su Facebook.
    Giorgio De Filippi

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  11. hai la straordinaria capacità di scrivere esattamente quello che penso, condivido tutto ciò che hai scritto in particolare l'indignazione verso l'ottusità di molti italiani, verso la chiesa e verso i nostri ( aiuto!!) governanti...
    Onestamente devo dire che mi fa paura questo regresso e lo stacco sempre maggiore che c'è tra l'italia e gli altri paesi europei ed occidentali...
    Poi per fortuna, leggo i tuoi post e mi rincuoro pensando che ci sono anche persone che ancora pensano e che lo fanno decisamente bene!

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  12. SEI UN MITO!!!
    Non solo sei intelligente e hai una mentalità aperta ed elastica, ma hai la capacità di esprimere le tue idee in maniera semplicemente perfetta, il che è veramente raro. Hai una dialettica invidiabile! Ti auguro di diventare una giornalista perchè ne hai tutta la stoffa ;)

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  13. Sono favorevole alla pillola ma ben più scettico riguardo all'intelligenza delle persone e alla loro capacità di valutare ciò che è bene da ciò che è male. E' forse probabile che io conosca solo imbecilli ma ti posso assicurare che molte persone non usano precauzioni, considerando un eventuale aborto come una possibile soluzione in caso di gravidanza. Non a caso le persone che conosco e che hanno affrontato certi problemi sono tra le piu' disgraziate e menefreghiste che io conosca, gente che non ha mai preso precauzioni e se ne e' sempre fregata.
    Sottolineando nuovamente che sono favorevole alla pillola, anche il modello del genitore (o potenziale tale) completamente padrone di un figlio (o feto o quel che e') non mi piace moltissimo (ma la accetto in quanto socialmente necessaria). Credo si abbia tutti abbastanza esperienza personale per affermare che, al di la' di casi abbastanza particolari (stupri, condizioni anomale per cui la pillola non ha funzionato o altro), spesso la gravidanza e' solo conseguenza di poca serieta' e mancata lungimiranza degli individui. Non e' un caso che le persone che conosco che sono incappate in questo problema siano tra le piu' menefreghiste, sbadate e mentalmente sciatte tra le mie conoscenze, mentre quelle un po' piu' normali e che usano precauzioni (ripeto che possono esserci casi "sfortunati") non hanno avuto di questi problemi. La gente deve anche un po' responsabilizzarsi e capire che ci sono azioni che ti cadono tra capo e collo e altre che, se prese sottogamba, te le cerchi e portano a situazioni spiacevoli (senza considerare che parlano di queste cose come se fossero un fulmine a ciel sereno e non, come nella maggioranza dei casi, qualcosa che con un minimo di attenzione si sarebbe potuto evitare).
    Se il problema riguardasse una scelta unicamente sulla propria persona la questione si fermerebbe qui, ma non e' propriamente cosi'.
    Il problema morale riguarda la liberta' di scelta e piu' precisamente, la liberta' di scelta che si vuole dare alla madre, diventa in realta' liberta' di togliere la liberta' (bel gioco di parole) del feto, ammasso di cellule o quel che e'. Personalmente per motivazioni culturali miei questo problema non lo sento minimamente, ma e' comprensibile che per altri lo sia ed e' per questo motivo

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  14. che ci sono scettici, perche' per quanto la si voglia far passare per tale, la questione non ha un solo soggetto. Mentre ci sono scelte dove palesemente non ci devono essere problemi morali come la possibilita' per un malato terminale di decidere di smetterla di vivere (e quindi scegliere sulla sua persona), questa scelta, volenti o nolenti, dovunque si voglia porre l'inizio della vita fa venire alcuni dubbi, in quanto e' una decisione che riguarda non solo una donna ma anche una qualche altra cosa, che sia un ammasso di cellule, un feto o quel che e'. Infine, non critico la scelta o meno di usare la pillola ma il metodo con cui si cerca di difenderla dicendo che e' un dirittto inalienabile scegliere come usare il proprio utero, facendola passare per una straordinaria battaglia per la liberta' quando, comunque sia, la si dovrebbe far passare piu' mestamente per un bisogno sociale e nulla piu', trattandosi comunque sia, di una scelta che un qualcuno (la madre), impone ad un ammasso di cellule, un feto o quel che e', che non ha chiesto di venire al mondo e, ripeto (escludendo i dovuti casi), e' spesso causato da sbadataggine e sciatteria.
    Penso che le persone vadano un poco piu' responsabilizzate e, se da un lato la pillola e' una soluzione socialmente utile e intelligente in quanto evita operazioni chirurgiche, c'e' il rischio che la sua minore invasivita' abbia come effetto quella di non farla passare come extrema ratio in caso gravidanza, ma come una precauzione qualsiasi, nel caso facendolo senza precauzioni una resti gravida (e di persone cosi' non credo di conoscerne solo io). Detto questo, ci sono problemi da tutte le parti: da parte della chiesa che non deve rompere i coglioni, da parte dello stato che non deve imporre niente a nessuno ma, in questo caso, da parte anche delle femministe che parallelamente alla campagna proaborto e pillola abortiva dovrebbero anche fare campagne proaltrimezzidicontraccezione. Non voglio inserirmi in abiti femminili ma tempo fa parlavo con una mia amica (incinta) che era abbastanza indecisa tra l'aborto e la gravidanza. Vedendo questa incertezza ho fatto presente la possibilita' eventuale di farlo nascere e darlo in adozione viste le mancate possibilita' economiche e sono stato trattato come un orco. A me non sembrava una scelta tanto malvagia ma mi e' stato risposto che piuttosto che dare il proprio figlio ad un altro avrebbe abortito (e notare che questa era l'unica motivazione addotta). Ripeto che non voglio inserirmi nella mente di una donna incinta (che ragiona come di un oggetto e dice in soldoni "Se non posso allevarlo io non lo fara' nessuno") ma, a parer mio, da parte di molte persone ci vorrebbe una maggior apertura mentale, per capire che i figli non sono appendici dei genitori sui quali si ha diritto di vita e di morte, ma questo e' tutto un altro discorso.


    PS: i giapponesi iniziano a contare la loro eta' dall'ipotetica data di concepimento.


    PS2: non ho voglia di rileggere quindi potrebbero esserci frasi a meta' piene di errori

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  15. Questo argomento mi tocca molto, così come il maschilismo imperante nel nostro paese.
    E come hai specificato tu, la cosa più avvilente è che è un maschilismo allargato anche alle donne, che considerando le proprie "simili" come nient'altro che puttane non fanno altro che darsi la zappa sui piedi.
    E' un cane che si morde la coda, è la mentalità riguardo la donna che è totalmente sbagliata.

    Ti linko questo articolo bellissimo, che mi ha molto colpita e penso possa piacerti:

    http://leonardo.blogspot.com/2009/08/mamma-mamma.html

    Per quanto riguarda te: bellissimo post, bellissimi argomenti. :)

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  16. sono sconvolta dall'ignoranza e dal qualunquismo...siamo venti anni indietro rispetto agli altri paesi con noi confinanti....avete mai sentito che la famosa pillola viene utilizzata come contraccettivo???avete mai parlato con una donna che ha abortito con l'uno o con l'altro metodo??avete idea della sofferenza e del dolore, fisico e psichico??

    chiedo ai nostri amici presti (che tra l'altro difendono feti e famiglia quando per primi non possono ne sposarsi ne tanto meno procreare) di portare rispetto all'intelligenza femminile e alle donne che hanno diritto di decidere SE e COME mettere al mondo un figlio.

    sei stata molto brava a parlare di un argomento molto delicato....
    ma non mi piace chi ha scritto W L'IVG...credo che non sia questo il senso..
    l'aborto è una cosa seria e delicata...e deve essere l'ultima soluzione...non è una cosa bella a cui inneggiare...ma è un DIRITTO....
    è il diritto di essere donna e il diritto di essere madre quando ci si sente pronte....

    bisogna parlare ed educare le nostre figlie affinché non debbano mai ricorrere a questo metodo che lascerà un segno indelebile...l'educazione sessuale sarebbe materia molto più utile di tante altre (tra cui l'insegnamento della religione, che di fatto è un'ora di catechismo che in uno stato laico non dovrebbe esistere,o almeno non concepita com'è nel 99% delle scuole).

    complimenti sarinski, con il tuo modo sarcastico hai parlato di una cosa di cui quasi nessuno vuole parlare....molto di più
    del nuovo smalto CHANEL...

    W il diritto di essere DONNA

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  17. Ciao! inutile dire che in qualità non solo di donna ma anche di cittadina di uno stato LAICO sono completamente d'accordo. E visto che tu sei decisamente più brava di me ad esporre il concetto, mi permetterò di postare l'articolo sul mio profilo di fb. Nel caso ti dia fastidio, ti basta farmelo sapere e lo toglierò subito.
    Grazie per aver dato un esempio delle donne italiane che noi tutte dovremmo essere: consapevoli e disincantate.
    *sere*

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  18. Articolo pregno di buon senso. Aggiungo un dettaglio politico: il parlare (a vanvera) di Cota e Zaia ora farà sì che l'ipotesi di 'concedere' la pillola dietro ricovero ordinario fino all'espulsione del feto (che è la più gettonata fra i governatori PDL) verrà ora spacciata per soluzione ragionevole e 'di mediazione' fra il 'mai negli ospedali veneti' (ipotesi ovviamente fuori dalla legge) e la gesione 'normale' di un farmaco 'normale'.

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  19. bel pezzo...complimenti!
    meriterebbe la pagina di un quotidiano molto più del ciarpame che si legge in giro!!!!

    ila

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  20. Non dico nulla perché hai già detto tutto tu. Al primo stronzo che viene a dirmi qualcosa linko direttamente questo post. Che amarezza comunque.

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  21. Brava Sara, dovresti spedirlo ad un quotidiano questo articolo. Esprime, esattamente così come l'hai scritto, tutto quello che pensano le donne. Quelle con il sale in zucca.
    Luce

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  22. un post fantastico non ho davvero altro da aggiungere!

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  23. Ti do ragione su ogni cosa, assolutamente però purtroppo mi sono "scontrata" anche con donne che nella loro vita hanno abortito 5 o 6 volte così, perchè "ci rimango"(x fortuna sono poche eh ). Non so il motivo, so solo che sarebbe molto meglio usare degli anticoncezionali prima invece che fare fiere del vomito e dell'aspirazione ogni 3x2. Fermo restando che io a questo tipo di donne non permetterei nemmeno di fare sesso...

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  24. Sai, ti seguo da un po'ma ho letto solo 2011 e 2012.. Mi sono persa IL post.. QUESTO! Io purtroppo so e non potevi spiegarlo meglio! Grazie!

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  25. un articolo meraviglioso, con le giuste fonti, le giuste considerazioni... perfetto! hai esternato in maniera ordinata, ma rabbiosa quanto basta tutto quello che ho sempre pensato. sono ufficialmente diventata la tua fan piu accanita, ora mi leggo tutto il blog :D

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  26. sei una grande. w sarinski. punto.

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  27. Ciao,
    io sono un Cristiano Cattolico e proprio per questo ringrazio Dio che esistano persone come te!!! Come puoi ben capire non sono un fanatico religioso, credo in Dio ma non spengo il cervello nell'attesa che un prete, un uomo, mi imbocchi di cavolate. La penso nel tuo stesso modo. Sono di base contrario all'aborto (o ai metodi di aborto), ma se interpellato in tema (leggi referendum o simili) lascerei ad ognuno la libertà di scegliere se praticarlo o meno perché so, o meglio immagino, che non è una decisione che una donna (con l'ausilio di un UOMO se non è un bastardo -nel senso offensivo del termine-) potrebbe prendere tanto alla leggera. Non solo per questioni fisiche legate al benessere del corpo della donna (interventi, vomito, sangue, dolore), ma ancor più del peso psicologico ed affettivo che una madre (ed un padre anche se, mi rendo conto, in maniera minore) dovrebbe sopportare. Ci sono poi una miriade di altre questioni, una su tutte è la salute di quello che non resterebbe per sempre un feto. Purtroppo la laicità del nostro paese è solo nominale e viviamo in un mondo bigotto in cui l'apparenza conta più della sostanza. Ben vengano quelle che mettono i cartelli "io la do" (nominare la Vagina non mi imbarazza, ma la frase è più affascinante con il "complemento sessuale" sottinteso), a me fanno paura quelle/i che si nascondono dietro un'ipocrisia mostruosa, come purtroppo accade spessissimo. Inoltre hai ragione quando dici che c'è del maschilismo dietro alcune frasi... dietro questo paese ce n'è molto, ma la cosa più assurda è che spesso lo trovi celato nelle voci di tante donne.... cose da pazzi. Purtroppo quella spesso è l'ignoranza, non nel senso di mancanza di studio ma di intelligenza (purtroppo alcune volte c'è la colpa di un realtà fuorviata generata da concetti radicati da generazioni da un bigottismo che spesso si chiama Chiesa e lì o sei "smart" o c'è poco da fare).
    Ultima considerazione, fuori tema, devo dire che oltre ai concetti mi è piaciuto un casino il modo brillante con cui li hai espressi. Ottimo modo di scrivere. Condividerò il post su facebook. E' stato un piacere leggerti.
    Ciao

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  28. ringraziamo chi ti ha creato!!!
    sinceramente la penso come te. e sono contenta di seguirti su fb e sul blog, perchè tu sei una giovane donna che sa quel che dice e non ha paura di dirlo! siamo o non siamo in un paese libero??!!?
    la maggior parte delle blogger e dei blog che leggo parlano solo di vestiti,modelle ecc.
    invece TU riesci a parlare di un'argomento che a volte, molto spesso, si tiene da parte, riuscendo a esprimere ciò che pensi, con un linguaggio adatto anche a chi è più giovane di te...
    SARINSKI SPACCA!
    ti mando un bacione <3<3<3

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  29. condivido parola per parola.

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  30. Ognuno deve pensare ai casi propri, con la possibilità di scegliere quello che riteniamo sia meglio per noi! Tra le altre cose, mi manda in bestia l'idea che degli uomini possano parlare di aborto e ci taccino come assassine: che cazzo ne capiranno loro?! Vado a fare un po' di meditazione per far sbollire l'ira. Anywayyyy, bellissimo post!

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  31. un pezzo di una bellezza rara, da pubblicare.

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  32. da far leggere nelle scuole.

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  33. sono stata a letto con uomini che solo al pensiero di infilarsi un preservativo sul cazzo gli si ammosciava a tempo di record.
    sono stata in situazioni in cui proprio non potevo avere un figlio eppure l'aborto sembrava un'atroce possibilità.
    le donne non prendono questa cosa alla leggera.
    LASCIATEMI DECIDERE LIBERAMENTE SE VOGLIO PASSARE 9 MESI A SFORMARE IL MIO CORPO E/O METTERLO IN PERICOLO.
    io voglio solo scegliere.
    abbiate fiducia che faccia la scelta migliore, porcocazzo!

    GOGO

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  34. Io penso che una donna deve avere la possibilità di scelta , tanto non sarà mai una scelta facile e che lascerà sempre dei sensi di colpa giganteschi , sempre meglio usare degli anticoncezionali , ma in alcuni caso ( tipo stupro o malformazioni del feto , penso siano le cause più motivanti ) è giusto non essere giudicati da tutti per una scelta personale , soprattutto dalla chiesa , che regna solo nell'ipocrisia , per non parlare dei preti pedofili ( da bruciare ) che predicano tanto e poi nascondono quello che fanno e il brutto è che la stessa chiesa li nasconde , ma purtroppo dobbiamo sorbirci lo stato del vaticano e tutto questo perbenismo falso , per non parlare poi della mentalità chiusa che regna in Italia!

    Cristina

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  35. TI STIMO. COME DONNA MI SENTO TOTALMENTE RAPPRESENTATA

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  36. Non capisco perché si perda tutto questo tempo a parlare (e legiferare) sulla libertà di una donna di non desiderare un figlio che è già stato concepito, mentre non si metta la stessa energia per la libertà di un uomo di abbandonare madre e figlio......

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  37. Di solito la leggo perché mi diverte, ma questa volta sono applausi a scena aperta.
    LONG LIVE SARINSKINESS!
    da una che già nel 1980 era incazzata a bestia

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  38. Negli anni '79 l'approvazione della legge sull'aborto è stata solo apparentemente una conquista delle femministe; a mio avviso, la maggioranza assoluta di si ottenura dal referendum più che un progresso è un regresso: la donna è da sempre simbolo di maternità e fertilità, e adesso capovolta la sua posizione riuscendo addirittura a negare la vita ai propri figli in nome dei diritti sul proprio corpo. E' un diritto il decidere di fare sul proprio corpo un tatuaggio o una dieta; non è un diritto sul proprio corpo la cacoltà di scegliere di negare la vita ad un individuo.

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    1. Cosa non ti quadra ancora? Non capisci che abortendo toglieresti il diritto a far nascere una nuova vita?

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  39. Cosa non quadra a te, sprovvisto di utero e completamente estraneo allo stravolgimento fisico e psichico della maternità e tuttavia spavaldo abbastanza da venir qui a fare la figura dello stupido? Io tutelo appunto i vivi, tutelo quelli che sono già qui, quelli che hanno ricordi, vissuti, volontà, DIRITTI. Diritti che valgono con forza infinitamente prevaricante rispetto a ciò che non è nato, che non è qui, che non ha diritti. Una vita compiuta vale più di una vita incompiuta, potenziale, che non è NIENTE senza di essa. Che non è nata, ma che sarebbe senz'altro MORTA senza di essa. E io non difendo ciò che non è vivo, ciò che non è nato contro ciò che è nato e che è vivo. I miei diritti e la mia vita valgono di più. PRIMA LA MADRE, PRIMA I VIVI, PRIMA QUELLO CHE È TANGIBILE DAVANTI A TE e poi il resto. E non riesco a immaginare persona più mostruosa e corrotta di quella che non difende la vita che è già davanti a sé e la libertà di chi è davanti a sé. Che non ama abbastanza le donne che lo circondano. Sei disgustoso e repellente. La tua visione della donna come incubatrice è nauseante.
    Lo si auspica, ma l'aborto non sarà mai sradicato completamente e deve essere allora praticato nel modo più sicuro possibile. Le mammane. Le mammane sai cosa sono? Se no, sei ottimista fino alla stoltezza. Se sì, sai che esisteranno sempre e sei non solo laido, ma anche criminale se mandi chi ami, chi è di fianco a te a morire o soffire così.

    Su questo non ti cederò il terreno di un centimetro e non ci sarà mai risposta che potrai dare che io non confuterò o che non abbia già confutato nell'articolo.

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    1. L'aborto è a tutti gli effetti un omicidio, ucciederesti mai qualcuno perchè ti porta disturbi psichici o fisici? C'è da considerare che non siamo negli anni '30, sappiamo come nascono i bambini, e la scienza ci offre talmente tanti metodi per non avere gravidanze indesiderate ma che spesso non vengono utilizzati "perchè la pillola fa venire la cellulite". La vita c'è, non puoi considerare vita solo ciò che è vissuto! Personalmente sono favorevole in caso di GRAVI motivazioni (ad esempio, una gravidanza in seguito ad una violenza sessuale o un serio pericolo di vita per la madre), assolutamente contrario per qualsiasi altro fine.Non è nemmeno una questione morale (a voler guardare il pelo nell'uovo, anche gli spermatozoi che si spetasciano contro il preservativo potevano essere delle vite umane, tanto quanto un feto di due mesi) quanto un'assunzione di responsabilità. Se si vuole evitare una gravidanza esistono tantissimi metodi, basta usarli. Se si vuole fare sesso non protetto ci si assume anche i rischi derivanti.

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    2. SARIN SKI
      ma se non vuoi uno stravolgimento fisico e psichico del tuo corpo, tutelati! esistono migliaia di modi per non avere gravidanze: astenzione, anticoncezionali, coito interrotto, sterilizzazione...
      poi, dici di non difendere ciò che non è vivo: l'embrione ti sembra morto? come fa a moltiplicare le sue cellule, a muoversi, se è morto? è morta una pietra. è morta una bambola. non è morto un embrione né, tantomeno, un feto.
      "E non riesco a immaginare persona più mostruosa e corrotta di quella che non difende la vita" beh allora ti autoaccusi! non la difendi affatto la vita, se affermi di essere capace di UCCIDERLA una di quelle vite solo per tutelare "il tuo corpo", ma il tuo corpo un cazzo! prima o poi invecchierai, ti veranno le ruche, ti verrà la cellulite, ti si afflosceranno i muscoli! non è vero che la gravidanza deforma, e poi, anche quando, la peggiore deformazione del corpo non è quella che sorge sull'addome, ma quella che sorge nella mente.
      Se tua madre l'avesse pensata come te, se tua madre non avesse voluto deformare il tuo corpo, a quest'ora non saresti quì a costruire castelli per aria.
      bisogna essere contro l'aborto per il semplice fatto che siamo in vita, per il semplice fatto che, un giorno, nostra madre ha detto "sì" alla nostra vita e "no" all'olocausto degli innocenti.

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    3. Ma pulisciti la bocca con la varecchina prima di parlare di olocausto e di innocenti.
      Gli unici innocenti martorianti da menti povere come la tua sono tutte quelle migliaia di donne che scelgono semplicemente di utilizzare un loro DIRITTO ALLA SCELTA e non lo fanno mai a cuor leggero perchè, checcè tu rappresenti un'eccezione, non sono decelebrate e che devono accollarsi torture psicologiche gratuitamente.
      Se le cellule sono vive allora smetti pure di mangiare le uova no?? Dai non lo sapevi che l'uovo è una cellula? ASSASSINA DI PULCINI CHE NON SEI ALTRO.
      Ma per favore!
      "Bisogna essere" non esiste. Il corpo è mio decido io, se accogliervi una vita o no e PENSA TE pure se vivere io stessa o no.
      Noi vi lasciamo liberi di esistere nelle vostre dubbie credenze, voi lasciateci liberi di fare le nostre scelte.

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  40. Volevo segnalarti anche questo video: http://www.youtube.com/watch?v=MuRvsErkHFI
    Tralasciando tutto il discorso su Dio (sono ateo), ciò che dice può davvero far riflettere tantissimo.

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  41. Come previsto, ho già risposto a tutte le vostre fantasiose motivazioni nell'articolo stesso dove, addirittura, è presente un ELENCO di metodi contraccettivi e più di una riga sull'astinenza.

    Preferisco pensare, Rita, che tu sia semplicemente un'arrogante che non ha letto attentamente, o non ha letto affatto, piuttosto che una scema che ha letto e tuttavia risponde con ciò che è già stato smentito. Chiamami ottimista.

    Come fa l'embrione, Rita? La madre lo fa, senza madre lo farebbe? Se lo estirpiamo dalla madre e lo mettiamo su una pietra al sole, lo fa? Prova a indovinare, il ragionamento è piuttosto semplice, adatto a una mente come la tua.

    Al resto non rispondo perché preferisco che il tuo scritto palesi la sua sostanza, o piuttosto la sua assenza di sostanza, da solo. Non è necessario per me aggiungere altre parole al ridicolo, ma un ultimo appunto: proprio mia madre è la motivazione più forte e tenace che mi tiene legata alla difesa senza se e senza ma dell'aborto, qualsiasi sia la motivazione che, sorprendetemente, non sono cazzi né tuoi, né miei, né di Vito.

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