I pantaloni cascanti del pigiama in cui vivo, macchiati di marmellata di fichi e formaggio molle - attualissimi e féscion in maniera innegabile - e questo leggero ma costante sentore di conato di vomito in arrivo lungo la mia faringe generano la condizione perfetta per un'espulsione rapida di materiale gastrointestinale dalla bocca, ovvero per dire quello che della Vom Fashion’s Night OUT avevo inizialmente scelto di non dire.
Avevo deciso di astenermi dal commento, dall'alto della mia benevolenza, per le seguenti attenuanti e ragioni razionali:
- Nonostante l’esperienza, se non proprio piacevole perlomeno non drammatica, dell’edizione precedente, ero disincantata. Le mie aspettative non erano dunque alte, non andavano al di là di una notte bianca della minchia e non sono state disattese. Quello che mi aspettavo si è dunque compiuto, la colpa di aver partecipato all'evento è esclusivamente di Sarinski.
- In modo non troppo nobile, le mie All-Stars ed io avevamo un’unica intenzione per la sera del 9 Settembre: bere aggratis quanto più prosecco della Lidl possibile. Magari il corrispettivo del nostro peso, in litri. Da poraccioni veri.
- Sfracellata dalla folla, non ho fatto un giro completo, perdendomi ad esempio Stella McCarteney.
- Non nutro sentimenti di amicizia e simpatia verso i componenti della redazione di Vogue Italia. Si può dire senza indugio che li detesti e che li vorrei vedere buttati fuori a calci a seguito di un'enorme umiliazione pubblica. Magari sostituiti da Rock And Fiocc e altra gente di valore. Mi capita di comprare Vogue Italia quando ho voglia di incazzarmi. Non sento pressione psicologica da questi sudditi della Franca. Tanto non mi avrebbero assunta anyway.
- L’armata organizzata in pullman di bloggers montanari vestiti di immondizia e pelo in Settembre non è colpevole. In fondo, se avessi l'occasione di partecipare a una serata per infelici in qualche città esponenzialmente più figa di quel buco di merda che è la Milano in cui sono nata, avrei la stessa reazione. Forse anch’io indosserei pellicciotti e zoccoli al fine di scongiurare ogni possibile dubbio di sorta sulla mia connaturata deficienza e procederei nella mia maratona del: "Mazza guardatemi quanto sò féscion vestita da orso!"
- Non essendo famosa, e quindi mal cagata e senza nemmeno lo straccio di un invito cagoso, covavo le serpi in seno.
- Se non ci fossero eventi di questa sorta, io non saprei di chi parlare male.
Quando mi ero decisa a non scrivere, risoluta a non essere sempre così stronza, a evitare di sparare sulla croce rossa e passare sempre per la solita acida di merda fan di "Lutto" su Facebook, non assecondando la mia natura portata alla dissacrazione, ho acceso la tv, disgraziatamente sintonizzata su Studio Aperto che mandava in onda un servizio sulla Vi-Effe-Enne-OUT. Servizio immediatamente seguito da quello sul tricheco ginnasta. A quel punto non mi sono più potuta trattenere. Fare il cattivo è sfibrante. Avrete già letto billioni di commenti sulla Volgare Fiera Noiosi Ostentatori, perché dovreste leggere questo? Perché la mia critica, nonostante le premesse e le intenzioni (che ignorerò perché i cattivi, si sa, sono incoerenti), sarà oltre modo inasprita dal comportamento della mia genitrice, che non solo insiste nell’interrompere questa dissertazione ogni cinquanta secondi netti per chiedermi di tradurle ciò che Farmville cerca di comunicarle nella lingua anglosassone, ma anche perché la suddetta madre ha lavato i cuscini della mia sedia costringendo il mio deretano a commentare in maniera nient’affatto comoda.
Cosa succede se siete Sarinski, una miserabile qualunque a cui piacciono i vestiti, e avete l'idea portatrice di sciagure di partecipare alla Volgare Fiera Noiosi Ostentatori? Oltre a cercare di perdere i sensi ubriacandovi gratuitamente, intendo. Non succede una beneamata fava, non avrete modo nemmeno di tirare fuori dalla borsa la vostra macchina fotografica, non reflex perché siete povere e per nulla talentuose nel fotografare straccioni da deridere sul vostro blog e imbecilli infilati in una borsa gigante di Moschino, perché la bolgia vi inghiottirà. Non avrete modo di avvicinarvi a nessuna delle Limited Editions vendute per la serata per dire almeno: “Ah, va che merdata!” perché non avrete nessun invito e nei flagship store a ingresso libero dovrete combattere in coda con i féscionari della domenica, dovrete prenderli a legnate sulle gengive cercando di non perire tra gli effluvi mortali degli ettolitri di lacca Elnett con cui si sono impiastrati la testa e sperare che infartuino prima di voi, per la sopravvivenza del vostro patrimonio genetico.
Potrete però assistere a un primitivo Rave Party da Patrizia Pepe.
Avrete comunque modo di saggiare la solidità del reparto archeologico quando un elfo, una strega di Salem e un travestito prossimo alla rovina vi passeranno di fianco. Ovvero Franca Sozzani, il Sindaco di Milano Letizia Moratti e Donatella Versace. Alla strega di Blair piace l’idea di chiudere la zona al traffico, così, le piace, un’idea che le ha appena accarezzato il cervello dal momento che in via Sant'Andrea, proprio nel momento in cui passavano le tre Parche decrepite, una ragazza è stata investita da un taxi nella confusione.
Potrete ammirare l'installazione temporanea di bicchieri di plastica, coppette di gelato e tovaglioli abbandonati dalla gente troppo féscion sui cofani delle auto parcheggiate di ignari cittadini.
Vedrete baracconaggine in abbondanza.
Ah no, nessun incontro con gli stilisti. No, manco quelli emergenti. No, niente innovazioni. No, no niente iniziative decenti. No, nessuna vicinanza tra la plebe e i brandzzz. Le solite facce di cazzo. Sì, la vippanza derelitta c'era. No, se non sei nessuno, come Sarinski, al massimo ti puoi bere uno champagnino.
Il mio ultimo pensiero va agli operatori ecologici dell’Amsa, che si saranno fatti circa il quadruplo del culo per ripulire il merdaio lasciato dai féscionisti, appagati dalla percentuale dei soldi da loro spesi che verrà devoluta all’associazione “Adotta un albero”.
Ha una sua logica.
Ma io non la trovo.
Posso sentire da qui le loro bestemmie a profusione.
E a Demetra, Marianna, Anna Clara e Veronica che hanno sopportato tutto il tempo la mia antipatia.
-S
P.S. Pazzesco questo lavoro di grafica qua sopra, nevvero?
Avevo deciso di astenermi dal commento, dall'alto della mia benevolenza, per le seguenti attenuanti e ragioni razionali:
- Nonostante l’esperienza, se non proprio piacevole perlomeno non drammatica, dell’edizione precedente, ero disincantata. Le mie aspettative non erano dunque alte, non andavano al di là di una notte bianca della minchia e non sono state disattese. Quello che mi aspettavo si è dunque compiuto, la colpa di aver partecipato all'evento è esclusivamente di Sarinski.
- In modo non troppo nobile, le mie All-Stars ed io avevamo un’unica intenzione per la sera del 9 Settembre: bere aggratis quanto più prosecco della Lidl possibile. Magari il corrispettivo del nostro peso, in litri. Da poraccioni veri.
- Sfracellata dalla folla, non ho fatto un giro completo, perdendomi ad esempio Stella McCarteney.
- Non nutro sentimenti di amicizia e simpatia verso i componenti della redazione di Vogue Italia. Si può dire senza indugio che li detesti e che li vorrei vedere buttati fuori a calci a seguito di un'enorme umiliazione pubblica. Magari sostituiti da Rock And Fiocc e altra gente di valore. Mi capita di comprare Vogue Italia quando ho voglia di incazzarmi. Non sento pressione psicologica da questi sudditi della Franca. Tanto non mi avrebbero assunta anyway.
- L’armata organizzata in pullman di bloggers montanari vestiti di immondizia e pelo in Settembre non è colpevole. In fondo, se avessi l'occasione di partecipare a una serata per infelici in qualche città esponenzialmente più figa di quel buco di merda che è la Milano in cui sono nata, avrei la stessa reazione. Forse anch’io indosserei pellicciotti e zoccoli al fine di scongiurare ogni possibile dubbio di sorta sulla mia connaturata deficienza e procederei nella mia maratona del: "Mazza guardatemi quanto sò féscion vestita da orso!"
- Non essendo famosa, e quindi mal cagata e senza nemmeno lo straccio di un invito cagoso, covavo le serpi in seno.
- Se non ci fossero eventi di questa sorta, io non saprei di chi parlare male.
Quando mi ero decisa a non scrivere, risoluta a non essere sempre così stronza, a evitare di sparare sulla croce rossa e passare sempre per la solita acida di merda fan di "Lutto" su Facebook, non assecondando la mia natura portata alla dissacrazione, ho acceso la tv, disgraziatamente sintonizzata su Studio Aperto che mandava in onda un servizio sulla Vi-Effe-Enne-OUT. Servizio immediatamente seguito da quello sul tricheco ginnasta. A quel punto non mi sono più potuta trattenere. Fare il cattivo è sfibrante. Avrete già letto billioni di commenti sulla Volgare Fiera Noiosi Ostentatori, perché dovreste leggere questo? Perché la mia critica, nonostante le premesse e le intenzioni (che ignorerò perché i cattivi, si sa, sono incoerenti), sarà oltre modo inasprita dal comportamento della mia genitrice, che non solo insiste nell’interrompere questa dissertazione ogni cinquanta secondi netti per chiedermi di tradurle ciò che Farmville cerca di comunicarle nella lingua anglosassone, ma anche perché la suddetta madre ha lavato i cuscini della mia sedia costringendo il mio deretano a commentare in maniera nient’affatto comoda.
Cosa succede se siete Sarinski, una miserabile qualunque a cui piacciono i vestiti, e avete l'idea portatrice di sciagure di partecipare alla Volgare Fiera Noiosi Ostentatori? Oltre a cercare di perdere i sensi ubriacandovi gratuitamente, intendo. Non succede una beneamata fava, non avrete modo nemmeno di tirare fuori dalla borsa la vostra macchina fotografica, non reflex perché siete povere e per nulla talentuose nel fotografare straccioni da deridere sul vostro blog e imbecilli infilati in una borsa gigante di Moschino, perché la bolgia vi inghiottirà. Non avrete modo di avvicinarvi a nessuna delle Limited Editions vendute per la serata per dire almeno: “Ah, va che merdata!” perché non avrete nessun invito e nei flagship store a ingresso libero dovrete combattere in coda con i féscionari della domenica, dovrete prenderli a legnate sulle gengive cercando di non perire tra gli effluvi mortali degli ettolitri di lacca Elnett con cui si sono impiastrati la testa e sperare che infartuino prima di voi, per la sopravvivenza del vostro patrimonio genetico.
Potrete però assistere a un primitivo Rave Party da Patrizia Pepe.
Avrete comunque modo di saggiare la solidità del reparto archeologico quando un elfo, una strega di Salem e un travestito prossimo alla rovina vi passeranno di fianco. Ovvero Franca Sozzani, il Sindaco di Milano Letizia Moratti e Donatella Versace. Alla strega di Blair piace l’idea di chiudere la zona al traffico, così, le piace, un’idea che le ha appena accarezzato il cervello dal momento che in via Sant'Andrea, proprio nel momento in cui passavano le tre Parche decrepite, una ragazza è stata investita da un taxi nella confusione.
Potrete ammirare l'installazione temporanea di bicchieri di plastica, coppette di gelato e tovaglioli abbandonati dalla gente troppo féscion sui cofani delle auto parcheggiate di ignari cittadini.
Vedrete baracconaggine in abbondanza.
Ah no, nessun incontro con gli stilisti. No, manco quelli emergenti. No, niente innovazioni. No, no niente iniziative decenti. No, nessuna vicinanza tra la plebe e i brandzzz. Le solite facce di cazzo. Sì, la vippanza derelitta c'era. No, se non sei nessuno, come Sarinski, al massimo ti puoi bere uno champagnino.
Il mio ultimo pensiero va agli operatori ecologici dell’Amsa, che si saranno fatti circa il quadruplo del culo per ripulire il merdaio lasciato dai féscionisti, appagati dalla percentuale dei soldi da loro spesi che verrà devoluta all’associazione “Adotta un albero”.
Ha una sua logica.
Ma io non la trovo.
Posso sentire da qui le loro bestemmie a profusione.
E a Demetra, Marianna, Anna Clara e Veronica che hanno sopportato tutto il tempo la mia antipatia.
-S
P.S. Pazzesco questo lavoro di grafica qua sopra, nevvero?
tutto questo orrore era prevedibile quindi ho pensato astutamente di restarmene in quel buco ancor più buco di Milano, Varese, a passare un' allegra serata in compagnia della cara vecchia tv!
RispondiEliminaMi piace, ed è anche carina l'immagine, sarà sicuramente premiata come miglior lavoro di grafica dell'anno!
RispondiEliminasei la mia bloggherina preferita
Finalmente un resoconto della serata credibile!
RispondiEliminaImmaginavo fosse una poracciata...infatti non mi sono mossa. Poi odio fare shopping il sabato, figurati le notti bianche. Tutti li a dimostrare figaggine discount.
RispondiEliminaSei adorable*_*
Lovely
Momo
No, Sarinski, dimmi che non eri la ragazza in converse davanti allo Straf, perché
RispondiElimina1. ti avrei vista e non riconosciuta! e
2. mi piaceva molto come eri vestita!
Sono d'accordo con la visione generale e come te continuo a dire che almeno mi sono goduta la compagnia delle altre blogger!
Dunque dal tuo resoconto deduco che la mia scelta di passare la serata sgranocchiando patatine nuvoletta e grattando il mio barboncino puzzolente che sgranocchia patatine nuvoletta è stata vincente?
RispondiEliminaKiss kiss
Erika
sei una grande, questa grande poracciata non meritava nemmeno un lavoro grafico così eccelso!
RispondiEliminagrafica pazzesca, non capisco perchè non abbiano messo questa a pubblicizzare l'evento :D
RispondiEliminaIo ti ho sopportato con piacere!!:)
RispondiEliminache dire mia cara? nessuno meglio di te avrebbe potuto descrivere la poracceria della serata! unico punto su cui non sono d'accordo è la tua presunta antipatia! non vorrei smentire la tua fama di cinica ma io ti trovo adorabile!! baci!
RispondiEliminaAhah lo sapevo che questa VFNO era una schifezza! Sono lieta di aver avuto ragione ed essermi risparmiata un viaggio a Milèèèn.
RispondiEliminaBel blog :)
Ahahahahahah! Io mi sarò anche fatta fino a Loreto a piedi, ma la tua recensione è impagabile! ahahahahah!!! :D Favolosa!!!
RispondiEliminaFino ad ora e' il resoconto della serata piu' bello che abbia letto :-DDD
RispondiEliminaSei una grande!
Tutto questo furore sulla tanto millantata VFNO mi ha portata a scrivere un post, non simpatico come il tuo intendiamoci, ma sicuramente generato da un impeto di cinismo e, diciamocela tutta, anche di invidia nera scaturiti dal veder pullulare il mio blogroll di titoli tutti uguali...però se ci fossi stata avrei scelto il prosecco anch'io ;)
RispondiEliminaEheh! Grazie!! ;)
RispondiEliminaLe tre Parche decrepite ahahaha!
RispondiEliminaMia cara, anche tu vinci. Romanzo (acido) a quattro mani?
figa (scusa il francesismo), finalmente qualcuno sano di mente che ha avuto le palle di mettersi le scarpe basse!!! grande sarinski!
RispondiEliminapiù che le palle, il buon senso, questo sconosciuto!
RispondiEliminaIl lavoro di grafica è di un TOP estremo, a saperlo ti facevamo fare il nuovo logo!
RispondiElimina♥
Che dici, mandiamo il CV? Franca potrebbe farci dei roghi sacrificali!
primitivo Rave Party da Patrizia Pepe.
RispondiEliminaahahahaha sono piegata in due dalle risate :D che dire, ci siano persi i cupcakes di Stella ma il prossimo anno ci rifaremo ;D
Da qui giù (Napoli) 'sta vfno mi è parsa una notte bianca in negozi un po' più fichi. E per questo non riesco a capire tutta le pippe che le Fashion signorine nostrane si sono fatte per l'occasione. Più i millemila "fantastico, delizioso, eccitante, bellissimo, chic".
RispondiEliminaEra una notte bianca, col prosecco. Buoono il prosecco. Ma niente di più.
Vabbè poi il vestito comprato ad hoc, il parrucchiere, i tacchi, mi pare un atteggiamento un tantino da strapaese. Cioè, oh, i tacchi alti mi piacciono, i vestiti fichi pure (capita che ci vuoi fare) però oh non mi sognerei mai di andare a fare shopping, per giunta quando si prevede un numero di gente da panico, agghindata come per andare ad un matrimonio. Proprio con lo spirito da matrimonio. Poi vabbè è chiaro , ci sarà un motivo preciso per cui non sono una Fashion Icon. E' che mi sfugge..
(mi son fatta un sacco di risate a leggere il tuo report!)
"IOOOO TIIII AMOOOOO" (citazione da "mamma ho ri-perso l'aereo", il direttore dell'albergo nella camera di kevin)
RispondiEliminaio odio le notti bianche, troppa gente mi fa svenire (non è un eufemismo, è vero purtroppo).
Mi unisco al coro e grido a gran voce il mio "amore" per te!!!! stima, profonda stima.:D
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore dolce Sarinski, perchè mi ero mangiata le mani per non poter partecipare a questo evento causa lavoro, ma visto sotto questa prospettiva forse non mi sono persa granchè (in qualità di non-famosa appunto).
RispondiEliminaW i cattivi, rendono il mondo un posto migliore!
Mela
adoro la tua adamantina lucidità mentale.
RispondiEliminami sa che ti ho riconosciuta in una foto sul blog di Irene Colzi :D
RispondiEliminaaaaaah MITICA!!! concordo sul mettere a Vogue, Giulia di ROCK&FIOCC, la trovo adattissima, altro che la Sozzani!
RispondiEliminaio cmq ho rifuggito l'evento per vari motivi:
1- odio il casino
2- vivo "là sui monti con Annette" (dove il cielo è sempre blu... uhm... su questo punto ho dei dubbi, cmq...) e milano non è proprio comodissimo per me, ed essendo pure squattrinata, avrei visto delapidata mezza paga mensile per andare a prendere della gomitate. No grazie.
cmq sei una grande, sappi che ti stimo! :D
AHAHAHAHAHAHHAAH
RispondiEliminaTI STIMO!
Come promesso arriva il mio commento, perché se ne sentiva il bisogno. Dire che concordo con ogni tua parola è riduttivo. Quando ho letto “un elfo, una strega di Salem e un travestito” ho riso con tanto di convulsioni e lacrime agli occhi per almeno 10 minuti, e se possibile ti ho amato ancora di più. La critica all’organizzazione ci sta tutta, ma è un po’ come sparare sulla croce rossa. Non mi aspettavo né più né meno di quello che è stato. Ci aspettavamo veramente che fosse una “global celebration of fashion”? Io no, mi aspettavo la fiera delle ostentazioni, come l’hai giustamente definita tu. Più che l’organizzazione merdosa, a me hanno particolarmente fatto girare le balle a elica i milioni di post delle fashion bloggers che hanno preceduto l’evento: gente che è venuta da tutta Italia (per una notte bianca? Ma ce la fate?!), gente in sbattimento per trovare la mise più adatta (ma che cazzo di devi mettere?! Devi camminare in mezzo a una folla urlante e semiubriaca per ore, vuoi davvero rischiare di ritrovarti ¾ di Campari sul tuo vestito migliore?), gente che dichiarava fiera “l’unica cosa sicura è il tacco 12, di rigore in queste occasioni” (rimando alla precisazione di prima e mi fermo, perché qui gli insulti potrebbero farsi molto più pesanti…gente lobotomizzata proprio!). Altro avvelenamento mi è venuto scaricando la pratica guida in pdf dal sito di Vogue… cazzo, sei il sito di Vogue, non di Cavalli e Segugi, ma vuoi controllare che non ci siano errori?! Tu non hai idea di quanto fosse imputtanata, addirittura x l’evento di Monnalisa hanno fatto copiaincolla di una mail ricevuta dal responsabile del negozio, con tanto di “grazie per averci inserito nell’elenco”, per non parlare dei nomi stranieri con scritto tra parentesi “controllare spelling”… ma minchia! Io ho fatto il mio shopping dalle 18.30 alle 19.30 (sì, in orario normale, che sfigata, sono proprio out), dopodichè ho fatto il mio bel tour enogastronomico (ahimè più eno che gastronomico) e alle 23 ero già nel mio lettino mezza brilla e appagata. L’unico rammarico che ho è essermi persa i cupcakes di Stella.
RispondiEliminaFederica.
Ps. Stima x te e le tue All Stars! Eravamo vestite identiche (solo che io avevo le ballerine).
Non vedevo l'ora di leggere la tua recensione!!xD
RispondiEliminaHo scoperto per caso il tuo blog e ti ho seguito subito.. Scrivi così bene e mi fai morire dalle ristae!! compliments anche per l'autoironia!!
RispondiEliminaOhggesùdellamoreacceso, grazie.
RispondiEliminaMa l'outfit che avevi promesso??? non sto nella pelle!!!!!!! eddai suuuuuuuuu
RispondiElimina...scrivi divinamente...mai ritratto fu più fedele!!!
RispondiEliminaNo vabbè post stupendo!! Finalmente un po' di sana dissacrazione su questa cavolo di VFNO con cui ci hanno ammorbato per giorni interi.....solo un'altra notte bianca camuffata.....meglio il pigiama con la marmellata di fichi e il formaggio molle (deve essere squisito peraltro)....
RispondiEliminaPeccato che per impegni di lavoro non sono potuta venire, avevo già preparato il vestito del diciottesimo per l'occasione..0.o Ma il provincialismo non dovrebbe essere estraneo a chi vive nella "capitale della moda"? il pullman poi da casa mia non passava...
RispondiEliminaCara, leggo spesso il tuo blog ma non ho mai lasciato un commento, quindi colgo l'occasione di un premio che ti ho dato sul mio blog per salutarti!!!Ti adoro!!!
RispondiEliminaAhahah grande!!! Condivido la preghiera per gli operatori ecologici, ho sentito anche io le loro bestemmie per tutto quello che hanno dovuto pulire... Sei forte S
RispondiEliminatu. mi. fai. morire. dal. ridere.
RispondiEliminati ho adorato in questo post. Ti stimo.
RispondiEliminaOra leggo il resto.
A presto
e brava la mia sarinki!!!!!!! lori
RispondiElimina