IL TRONO E LA LAVATRICE

Dovete sapere che IL TRONO a casa Sarinski è un posto molto ambito. IL TRONO è una poltrona di vimini bruttissima dislocata in cucina che ha l'incredibile facoltà di posizionare il suo occupante sempre in mezzo ai coglioni. Ovviamente è la mia postazione preferita per scrivere, ça va sans dire.
Ho una scrivania tutto sommato carina che ultimamente ho dotato anche di distributore per l'acqua, lampada Kartell superfiga che si fulmina se la guardi, quaderni Moleskine e Mead Composition per le mie bulimie grafomane e accessori variegati  in tutte le gradazioni del rosa visibili a occhio umano. 
Niente amici, scomodissima, confortevole come una sedia elettrica.
Quindi, anche questa notte, mi sono posizionata sul TRONO col Mac, lo sgabello alla mia sinistra su cui ho appoggiato il posacenere e il pacchetto di Marlboro rosse (parola che mi ha sempre creato perplessità dislessiche, per altro, no, non "rosse"... dicevo "Marlboro") e ho iniziato a fare un brainstorming, che è un termine figone per dire "Adesso che cazzo scrivo a questi?".
Siamo una famiglia di strane persone noi, difatti i The Sarinskis nel lontano 1982 hanno posizionato la lavatrice in cucina e lì è sempre rimasta, sotto al forno a microonde. La lavatrice, insieme al trono, è nella scala gerarchica l'entità più importante del focolare. Mentre ero seduta qui che ponderavo sull'universo, stava per finire la centrifuga del mio astuccio per i trucchi che ho messo a lavare per dare un tono a questa giornata di improduttività totale. Io ci parlo con la mia lavatrice. Le voglio bene. Non ha mai rovinato un cashmere, tranne quello di ZARA che va beh non è che io possa chiederle atti divini. Pure lei parla a me, infatti quando finisce un ciclo emette un grido di dolore straziante a un trilione di decibel in grado di essere udito anche dai cani slitta in Lapponia e bisogna subito andare ad aprirle lo sportello dell'oblò e sussurrarle frasi dolci. E quando i suoi meravigliosi risucchi sono terminati cinque minuti fa anche il mio Criceto Phodopus sungorus seduto sul trono e governatore delle mie sinapsi si è girato a guardarmi e mi ha detto: "Eh mò? Che famo?"
Lei ha finito e di nuovo le nebbie eterne sono scese raggelanti sulla mia creatività. Succede spesso ultimamente. Fino a quel momento i suoi sciabordii avevano occupato tutti i miei pensieri, ma me ne sono accorta solo quando è rimasta in silenzio. Improvvisamente, era TUTTO silenzio.
E' quello che mi sta capitando in questi giorni. Come accennavo, ho tanti progetti idioti in mente, ma siamo in quella fase merdosa dell'attesa per la realizzazione. E non succede GNENTE. Ho inserito il pilota automatico, cazzaro pure lui, e vado avanti attraversando questo Febbraio incolore. Non che stia auspicando a tragedie maggiori, perché insomma già non aver trovato lo Chanel Rouge Allure Laque che io volevo il 72 e non il 75 è stato drammatico, ma... qua non succede nulla. Eccheppalle però, che non si può tenere un blog solo per dire che non si sa di che fava scriverci sopra e fare esercizi di stile per altro pure scarsi. 

Non ho nessun particolare avversario contro cui convogliare la mia ira e sono anche convinta che il mio tabaccaio, che io sostengo essere miope, mi ami in gran segreto e quindi va tutto normale.

Ritengo che le cause della mia inerzia malinconica generale siano molteplici:

- Mi mancano i miei amici. Sì, ho tanti amici ma vivono tutti in culo o sono impegnati in idee per cui io faccio il tifo. Ma mi mancano e non posso uscire con loro.

- La mia dannata indigenza non mi permette in questo momento di svolgere l'unica attività per cui valga la pena vivere. Amare? Eh? Ma chi sono io, Raffaele Morelli? NO!  FARE SHOPPING! Che, sì, sono superficiale. Whatever. Pinko mi rende felice.

- La routine, sempre la stessa, tutti i giorni, le solite balle.

Quindi io,  la mia lavatrice e il roditore vi salutiamo dal trono, un po' soletti e in attesa. 
E comunque il Laque di Chanel ve lo consigliamo, che è un gran bel rossetto e così posso avere una foto (una brutta foto) all'anteprima del post su Bloglovin' (che abile stratega):

Chanel Rouge Allure 75
Chanel Rouge Allure 75

-S

15 commenti:

  1. Una volta ti ho detto che sapevi rendere l'ordinario straordinario, ora ti dico che sai rendere straordinario anche il niente.

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  2. non è che si può avere una foto del roditore?
    ad ogni modo, anche qui non succede niente. se escludiamo aneddoti come l'acquisto della pentola a pressione e la pelle secca.. sigh.

    (ieri sono stata in una cartoleria. mentre aspettavo le fotocopie ti ho pensata)

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  3. Secondo me è proprio febbraio che è un mesaccio...come scriveva il buon Brizzi "presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio e il vecchio Alex si sentiva profondamente infelice ma in modo distaccato, come se la sua vita appartenesse – sensazione fin troppo tipica e cruda ne convengo – a qualcun altro
    ...e da quasi due settimane la città giaceva tramortita sotto una pioggia esangue senza nome"...perchè non scrivi un romanzo?..ti leggerei volentieri...
    ilGrinch

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  4. Tutti a chiederti di scrivere romanzi e tu ancora non l'hai fatto! Sei davvero crudele, ti stacco la pace!

    lafedequellacolnickdeficiente

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  5. Febbraio è sempre una merda.
    Quest'anno pure Gennaio è stato lentissimo, di una lentezza estenuante, non ce la posso fa'.

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  6. evviva la Lavatrice! <3 BB

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  7. Ogni sera reciterò una preghierina a Gesù per la tua vena creativa :*

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  8. Io ti sherro love e kizzez e tanta comprensione questo mese mi ha visto rotolare stile ameba avanti e indietro per le vie meneghine senza che concludessi NULLA , sono pure in vacanza dal lavoro e non ho dato l'unico esame che dovevo dare. Sono pessima -.-" ma ciò non ferma il mio studio delle macchie d'umidità sui muri del mio dolce ovile , oh !

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  9. A me è successo qualcosa: mi han fottuto la valigia..e lo sto dicendo a tutti, tritando le balle a centrifuga, per esorcizzare l'incazzatura epica dovuta all' aver perso (dopo il conto accurato di ieri) ben 4 paia di scarpe. E uno stipendio di macchina fotografica.

    Bestemmie bestemmie bestemmie.

    Ah, sono sei mesi che non fumo più...mi manca il tabaccaio ç_ç

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  10. La routine di febbraio sta ammazzando anche me. Come diceva qualcuno che non ricordo, è come vivere perennemente alle sei del pomeriggio..Stamattina mi sono resa conto che tutte le mattine, dico TUTTE LE MATTINE, faccio la pipi alle 07.20 in pacca mentre dalla finestra vedo passare la filo. Noi a Brescia abbiamo ancora la filo.

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  11. @momoilgomitolo

    ma che cazzo ce ne frega?

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  12. @ anonimo: e del fatto che a te non freghi? Che cazzo ce ne frega?

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-S